Serata calda ma piacevole, resa speciale dal profumo dei gelsomini e dal sapore della luna, chiara, grande e bella. Parto per la routinaria passeggiata col cane, stasera strattona in una direzione, verso le ville, ha voglia di prenderla lunga. E’ sabato sera e non sono uscita, ho tempo da perdere, ma si, facciamoci trascinare dove vuole. Annusa tutto, ogni ciuffo d’erba o palo della luce, i cancelli di quelle case fantastiche e zampetta sui marciapiedi con l’entusiasmo di un cucciolo, nonostante sia una vecchietta dalle lunghe ciglia bianche.
Ma stasera qualcuno ci segue, non siamo sole; tiene una decina di metri di distanza, fa l’indifferente e crede di non essere stato visto. E’ bianco e nero ed ha un muso dolcissimo. Ci segue in silenzio, non un fruscio, e tutte le volte che mi giro a guardarlo abbassa lo sguardo..manca solo che si metta a fischiettare. Gli faccio un gesto e lui si avvicina, si fa fare una carezza; da quel momento è stato la nostra ombra: noi ci fermavamo e lui ci aspettava, noi attraversavamo la strada e lui trotterellava accanto, lui accelerava e lei lo rincorreva. Non hanno avuto bisogno di annusarsi tanto, si sono piaciuti a pelle ed è stato un piacevole compagno di passeggiata.
Davanti al nostro cancello di casa ci ha guardate e poi è trotterellato via, ma spero tanto che domani sera sia nei paraggi ad aspettarci.