Si lo so, quando un libro è primo nelle vendite dei supermercati uno dovrebbe giustamente darsela a gambe. Già il podio in passato è stato di “Va’ dove ti porta il cuore” o “Tre metri sopra il cielo”. Anche Vespa è stato in pole…
La solitudine dei numeri primi è un libro favoloso. Sarà che l’autore è quasi mio coetaneo, ma ha saputo toccare corde molto nascoste dentro di me.
Ha scritto un libro che ti fa riassaporare il malessere dei quindici anni, la rabbia dei venti, la rassegnazione del poi.
Ti immergi in un mondo che conosci, che ti fa venire voglia di scappare di casa, per poi tornarci con la coda tra le gambe.
Ti soffia in viso l’amore, quello vero, che ti fa battere il cuore. E ancor più ti fa sentire solo, perchè il tutto, o forse niente, sembra avere senso.
Perchè il senso è tutto, e chi lo perde è perduto. Giordano e i suoi maledetti numeri primi gemelli mi hsnno fatto piangere tutto il pomeriggio. Dunque si sconsiglia la lettura nei pomeriggi grigi quando uno si sente un po’ così….
Un bacio a tutti