L´isola di spazzatura va dalle coste del Nord America al Giappone. È stata scoperta da un giovane miliardario che navigava per diporto. Gli scienziati confermano.
Nuota come un immenso bestione marino, non si vede finché non ci arrivi sopra perché sta appena sotto il pelo dell´acqua, afferra tutto quello che incontra sul suo cammino, come una fossa di vischiose sabbie mobili. Il mostro toglie la vita a volatili e pesci, e minaccia la salute del nostro pianeta: si tratta di una gigantesca isola di spazzatura, una «zuppa di plastica» che si estende attraverso l´intero oceano Pacifico settentrionale, da 500 miglia nautiche al largo della California fino alle Hawaii, e da queste fin quasi al Giappone.
Scoperta quasi per caso, sbattuta ieri in prima pagina dall´Independent di Londra, l´isola dei rifiuti di plastica è opera dell´uomo: l´abbiamo costruita noi, un pezzo alla volta, gettando pattume in mare. Un quinto dell´inestricabile groviglio galleggiante proviene da navi e pozzi petroliferi; il resto, ovvero la stragrande maggioranza, arriva dalle coste del Nord America e dell´Estremo Oriente. E continua a crescere, ingrandendosi di anno in anno, come in un film di fantascienza. (altro…)